Finalmente le impalcature che da oltre dieci anni “imbrigliavano” il campanile di Sant’Aponal sono state smontate e la vista dell’intera struttura, dell’altezza di circa venticinque metri costruita a cavallo tra ’300 e ’400, è tornata totalmente libera. Risale appunto a circa dieci anni fa l’evento atmosferico che colpì il campanile: si era abbattuto sulla città provocando diversi danni in centro storico, tra cui il distacco di alcuni mattoni dal campanile che precipitarono nella calle adiacente. La diocesi fece subito installare dei ponteggi per la messa in sicurezza della pubblica incolumità, ma da quel momento ci volle diverso tempo per il reperimento dei fondi necessari per avviare i lavori di consolidamento. Fin dall’inizio il progetto è stato seguito dall’architetto Paolo Tocchi che, oltre a seguire il restauro come direttore lavori, si è occupato anche della progettazione e dello svolgimento delle indagini strutturali tra il 2017 e il 2018, consistite nello studio e nel monitoraggio dei movimenti del campanile per constatare eventuali oscillazioni, visto che ora è inglobato tra edifici residenziali. I lavori, affidati alla ditta Ducale Restauro, erano iniziati a luglio dello scorso anno.
...Le spese del restauro hanno avuto una ricaduta diretta sul territorio, in quanto vi hanno lavorato sia imprese che maestranze artigiane della città, cosa fondamentale per mandare avanti l’economia soprattutto in questo periodo di pandemia...